Tutta colpa di Youtube.
di Sergio.
A qualcuno è mai capitato come a me? Quando ero piccolo, guardavo i cartoni animati dell’epoca (quelli dei “robottoni”) con grandissimo entusiasmo, conoscevo i personaggi fin nelle più piccole sfumature, non me ne perdevo una puntata. Idem per le prime, rudimentali sit-com.
Negli anni queste cose sono uscite di programmazione, ce le siamo ricordate con nostalgia e rimpianto ai limiti dello struggimento, finchè non è nato Youtube. E allora abbiamo potuto finalmente tornare a vedere quelle serie che ci avevano tanto esaltato e commosso da piccoli. E abbiamo potuto pronunciare l’immortale sentenza:
“MA COME FACEVA A PIACERMI ‘STA ROBA?”
Adesso te lo spiega uno che ha Goldrake tatuato su un braccio e Mazinga Z su una coscia, cioè io, perché ti piacevano: c’era più filosofia in quei cartoni che in tutta la filmografia di Lars von Trier. Da bambini ci insegnavano che la tecnologia è importante e aiuta l’uomo, ma è vuota se priva di un cuore umano, se il cervello cede ai meccanismi. Adesso ci insegnano che NOI siamo nulla senza tecnologia e chi va in giro senza I-phone, che nemmeno spara i pugni, vali meno di un minidisco di Vega. E non vado avanti solo per questione di spazio…
Tutto vero. Io ricordo con molto affetto i miei pomeriggi a latte e biscotti davanti a Goldrake, Mazinga, Jeeg, Daitarn 3 ecc. forse anche perchè vedevamo come la tecnologia potesse esserci amica se c’era un cervello (e soprattutto un cuore!) umano che la presiedesse. E poi queste cose ci hanno fatto vivere l’infanzia da bambini, non da adulti in miniatura.
(va da sè che la domanda era rivolta all’aspetto puramente tecnico delle trasmissioni…)
Non svaluterei von Trier, che con tutti i difetti ha qualcosa da dire di un zinzino più complesso di Goldrake e Mazinga. Con tutto il rispetto per Goldrake, mai dimenticato e indimenticabile primo amore televisivo del sottoscritto.
Non conosco Von Trier se non di nome. Ma credo che a noi bambini di quegli anni dicesse molto di più Goldrake. Poi è ovvio che crescendo i gusti maturino.
(ovviamente, se vuoi suggerirmi qualche film di Von Trier sarò lieto di accettare il consiglio)
Con tutto il rispetto, dire le cose in modo complesso non vuol dire automaticamente dire cose complesse.
@Roberto: verissimo. In effetti mi sono spiegato male: volevo dire che le cose espresse nei film di von Trier sono più complesse di quelle espresse nei cartoni summenzionati.
@Sergio: premesso che non sono un fanatico di von Trier (ma ne esisteranno?), i suoi film che ho amato sono questi:
“The Kingdom” (1994), un capolavoro imprescindibile [http://it.wikipedia.org/wiki/The_Kingdom_-_Il_regno]
“Dogville” (2003) – da vedere, soprattutto per l’essenza fortemente teologica
“Il grande capo” (2006), un divertissement spassosissimo
“Melancholia” (2011), un film controverso ma importante e visivamente notevolissimo
Grazie, sarà mia cura cercare di vederli, anche se come spettatore cinematografico sono decisamente mediocre.
Ciò detto, tra i mecha (ma non solo) – anche se allora non si chiamavan così – che ci sparavamo ce sono di fatti meglio e di abborracciati, sia come plot che come resa grafica.
Goldrake, il grande Mazinga e Jeeg, che erano la mia suprema trimurti o trinità, visti adesso mi sembrano approssimativi e molto naif (anche se il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce, e anche il semplice ascolto delle loro sigle deflagra in me come una potente madeleine-molotov).
Altri cartoni che mi bevevo con gioja rivisti adesso fanno letteralmente schifo (per esempio Getter Robot, aka Space Robot, che sembra sceneggiato e disegnato da un’equipe di mentecatti).
Altri ancora conservano un grnade fascino: per es. quelli di Miyazaki (il sommo maestro, che però non faceva mecha) o di Leiji Matsumoto (Harlock e Star Blazers per me restano capolavori del genere).
Tra l’altro, ho appreso anni fa che il Koji Kabuto di Mazinga Z altro non era che Alcor di Goldrake, evidentemente messosi in proprio perchè stufo di prender mazzate a bordo del suo disco volante giallo. Solo che la continuity nelle trasmissioni italiane era saltata.